Giornata internazionale contro le Mutilazioni genitali femminili
Il 6 febbraio è la Giornata internazionale contro le Mutilazioni genitali femminili.
Una ricorrenza necessaria per sensibilizzare contro queste pratiche che, tutt’oggi, coinvolgono moltissime donne in tutto il mondo.
Dagli ultimi calcoli, risultano essere circa 250 milioni le donne viventi sottoposte a Mutilazioni genitali femminili (MGF). Le mutilazioni sono di diverso tipo, anche se la più nota risulta essere l’infibulazione, tutte accomunate dal fatto di ledere profondamente e volontariamente – è, di fatto, questo lo scopo – la vita sessuale e psicologica delle donne (spesso ancora bambine) che le subiscono. Non vi è alcuna funzione terapeutica ma esclusivamente tradizionale, culturale e religiosa.
Le Mutilazioni genitali femminili sono diffuse prevalentemente nell’Africa sub-sahariana e negli stati arabi, ma anche in alcuni paesi asiatici, europei e latino americani.
Il professor Zocchi si è specializzato negli anni nel trattamento dei genitali femminili. Trattamento che, tra le altre cose, include anche il ridare la sensibilità a genitali femminili deturpati da queste pratiche. Per migliorare la qualità della vita di queste donne e ridare loro ciò che ingiustamente è stato tolto.
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