TO PEEL OR NOT TO PEEL 2° PARTE

La dermoabrasione è una procedura meccanica in cui lo strato di pelle più superficiale è “sbucciato” con una fresa circolare al diamante, che leviga e riduce le rughe del labbro superiore, elimina le cicatrici dell’acne e rimuove gli scolorimenti della pigmentazione su viso e mani. La pelle guarisce come da un’escoriazione e si rigenera in otto o dieci giorni.

La microdermoabrasione è un delicato peeling cutaneo effettuato con un getto spray di microcristalli che rinnova la pelle, esfoliando le cellule cheratinose in sovrannumero.

Il dermaplaning è un morbido peeling alternativo. Dopo avere lavato con alcool ed asciugato la pelle, si usa un bisturi speciale per asportare lo strato cutaneo superficiale compromesso.  L’epidermide reagisce al procedimento come ad una ferita ed inizia a cicatrizzarsi. Il trattamento rigenera le cellule cutanee e stimola la produzione di collagene in modo delicato senza provocare l’arrossamento della pelle. Successivamente viene applicata una crema idratante contenente filtri solari, poiché la pelle risulta spugnosa e delicata.

Endermologia. Questo metodo, conosciuto anche come tecnica LPG®, stimola efficacemente la guarigione dei tessuti cicatriziali. Il tessuto cutaneo più profondo viene teso e reso più elastico, il dolore causato dalla cicatrice è ridotto e la qualità della vita del paziente migliora notevolmte.

Mesoterapia. Per più di cinquant’anni la mesoterapia fu utilizzata in Francia come rimedio naturale; la dermatologia estetica l’ha riscoperta da poco come trattamento contro la rilassatezza e l’invecchiamento cutanei.  Il mesolifting consiste in una serie di piccole iniezioni praticate esattamente nelle aree da trattare, contenenti una miscela ben dosata di sostanze attive.

Per una buona riuscita di questa tecnica, sviluppata dal dottor Michel Pistor nel 1952, è fondamentale che siano garantiti i dosaggi bassi ed esatti delle sostanze attive distribuite in numerose applicazioni. Le goccioline minuscole vengono iniettate sotto  la cute, in particolare in quelle aree visibilmente invecchiate e che mostrano numerosi capillari, come guance e mani. Ne risulta un incremento a lungo termine dell’elasticità e della capacità di accumulo dell’idratazione cutanea.

Prima di cominciare il trattamento, l’epidermide va accuratamente analizzata per prevenire reazioni allergiche alle sostanze usate. Il composto iniettato si basa su un particolare tipo di acido ialuronico biosintetiche non reticolare. Ad esso vengono poi aggiunte altre sostanze, come complessi polivitaminici o immunostimolatori  (ad esempio l’echinacea) a seconda della composizione cutanea del singolo paziente.

Sono raccomandate tre sedute di trattamenti da venti minuti ciascuna, a distanza di quattordici giorni, seguite da ulteriori trattamenti dopo un periodo dai sei ai dodici mesi.

Articolo apparso su “Personaggi” numero 20 del 2011

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