ADDIO SILICONE! IL SENO CRESCE CON LE STAMINALI

Si chiama lipocondensazione ed è una tecnica innovativa, destinata a scrivere il futuro della mastoplastica additiva

Protesi al silicone addio. Chi vuole un seno più florido, oggi, può contare sulle cellule staminali del tessuto adiposo. Si chiama lipocondensazione ed è una nuova tecnica importata dall’Oriente dal  Professor Michele Zocchi dell’Istituto di chirurgia plastica ed estetica alle Università di Torino. «Tutto è iniziato nel 2007», spiega lo specialista «quando, nel corso di un Congresso medico scientifico in Giappone, un collega coreano ha presentato gli abbozzi di questa tecnologia. Me ne sono innamorato subito, perché ho capito che quello era il futuro. Però bisognava adattare la macchina agli standard europei. Così sono stato a Seul e, grazie al’aiuto dei ricercatori che l’avevano inventata, ho potuto metterla a punto e portarla in Italia nel 2008. Nel maggio dell’anno dopo ho  tenuto il primo corso  per la Società Italiana di Chirurgia Plastica, operando dal vivo in videoconferenza con altri quattro Paesi europei». Ciò premesso, vediamo insieme al nostro esperto, come funziona e in che cosa consiste la lipocondensazione.

La silhouette si modella

«Considerato che la mammella femminile è costituita per almeno il 60 per cento da tessuto adiposo», continua il professor Zocchi, «con questa nuova tecnica si trasferisce, nel seno da correggere, del tessuto adiposo prelevato nelle zone dove ci sono degli eccessi e degli inestetismi».

Dunque il tessuto adiposo non viene soltanto rimosso nelle zone in cui è in eccesso, ma può essere spostato da una regione anatomica a un’altra….

«E’ così», risponde il chirurgo estetico. «Si rimodella tutto il corpo a vantaggio delle curve. Il grasso, in pratica, viene prelevato da fianchi, glutei, cosce con una tecnica particolare che utilizza delle speciali micro cannule collegate ad un nuovo rivoluzionario apparecchio chiamato Lipokit, che permette di compattare il tessuto adiposo eliminando la parte oleosa che contiene (ricca, cioè, di trigliceridi, i cosiddetti acidi grassi), per ottenere un migliore materiale da reimpiantare, al posto del silicone. Il risultato è una specie di gelatina densa che, una volta reimpiantata nel seno, veicola una grande quantità di cellule staminali adulte che stimolano i processi rigenerativi e mantengono costante nel tempo il volume del tessuto adiposo trapiantato. Tutto questo in un’unica seduta, che dura circa tre ore».

E senza lasciare cicatrici… 

«Esatto, è veramente molto naturale perché non richiede praticamente alcuna cicatrice evidente. L’unica incisione che viene praticata, infatti, è di circa tre millimetri, per inserire una microcannula per il reimpianto. E, cosa ancora più importante, permette di evitare di avere del materiale artificiale inserito nel proprio corpo. Insomma è qualcosa che cresce, evolve ed invecchia in maniera fisiologica con la paziente».

Ma chi si può sottoporre a una lipocondensazione?

«Le donne che hanno avuto un’esportazione della mammella a seguito di un tumore al seno, per esempio, oppure che richiedono un aumento mammario perché hanno un seno troppo piccolo, o che hanno subito un progressivo svuotamento, a seguito di gravidanze e allattamento. O, ancora, perchè, con l’avanzare degli anni, hanno perso volume e pienezza nel polo superiore del seno che, come è ben noto, è la zona che evidenzia più precocemente una mancanza di volume e di pienezza».

E a chi, invece, è sconsigliata?

«L’unico limite di questa tecnica è che, ovviamente, la paziente deve avere sufficiente tessuto adiposo da prelevare. Una donna di 45 chili senza seno, che chiede un aumento di due taglie della mammella, non è una paziente adatta a questo tipo di intervento, perché non ha grasso da prelevare e da condensare. In questo caso, bisogna ricorrere ad altre soluzioni alternative quali le tradizionali protesi di silicone o, qualora queste non siano gradite, uno speciale acido ialuronico volumizzante tipo il Macrolane».

Quanto può costare un intervento di questo tipo?

«Dire quanto costa un intervento è contro la mia etica personale, perché le variabili possono essere estremamente importanti e, quindi, si può facilmente indurre ad errore. Se non ci sono grossi accumuli localizzati di tessuto adiposo e dunque di facile prelievo, il costo può essere molto più importante, perché la fase di rimodellamento corporale è prevalente rispetto alla fase di lipostrutturazione della mammella stessa».

Fino a due taglie in più, ecco la misura perfetta (box)

Con la lipocondensazione è possibile aumentare il seno di due taglie. Il risultato finale è eccellente: un décolleté assolutamente naturale e morbido al tatto, senza cicatrici, né segni evidenti di corpi estranei. Questo perché, il materiale iniettato nella mammella, non è altro che il nostro tessuto adiposo prelevato da altre zone e successivamente trasformato in una specie di gel naturale denso e omogeneo, che mantiene il suo volume e la sua forma. Niente a che vedere con quegli esplosivi seni di plastica, che si vedono in Tv. «Quando è troppo è troppo. Un professionista serio dovrebbe saper dire di no, a certe richieste che gli vengono fatte dalle sue pazienti», dichiara deciso il professor Zocchi. «Purtroppo molto spesso ciò non avviene e, francamente, io sono sempre stato contrario alle brutture alle quali tanti giornali e show televisivi ci hanno abituato. Per esempio, donne con un corpo snello e minuto che vogliono una settima o un’ottava solo per apparire. Con risultati pessimi, che si commentano da soli».

Articolo apparso su “Vero Salute” numero 5 del 2010

Contatti

Nome (richiesto)

E-mail (richiesto)

Messaggio

Il Prof. Michele Zocchi, in conformità con l'art. 13 della Legge 196/2003 e successive modifiche, dichiara che i dati personali qui raccolti hanno finalità di registrare l'utente, attivare nei suoi confronti il servizio richiesto e fornirgli informazioni sull'attività ed i servizi di Michele Zocchi, nonché sulle iniziative e le attività promosse dalla stessa. Tali dati verranno trattati elettronicamente in conformità con le leggi vigenti; si garantisce la riservatezza degli stessi e che non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. L'interessato può esercitare in qualsiasi momento i diritti di cui all'art. 7 della suddetta legge (accesso correzione e cancellazione dei dati), rivolgendosi a info@michelezocchi.com